Avresti mai pensato che l’Agenzia Europea del farmaco è diretta da chi ha lavorato per la lobbying di 30 multinazionali del farmaco? Che è finanziata dalle case farmaceutiche che dovrebbero controllare? Che non è trasparente, che occulta ed è persino “accusata” di corruzione? E questa dovrebbe vigilare sulla nostra salute?
Articolo di Enrico Levantino
COS’E’ EMA
L’Agenzia Europea del farmaco (EMA) fu istituita nel 1995 e si occupa di proteggere e promuovere la salute dei cittadini e degli animali valutando e monitorando i medicinali all’interno della UE e dello Spazio Economico Europeo (SEE). Le imprese vi si rivolgono per richiedere un’autorizzazione all’immissione in commercio di un medicinale nell’intero territorio dell’UE e del SEE. (1)
COME DOVREBBE FUNZIONARE (IN TEORIA)
L’Ema opera in stretta collaborazione con le autorità nazionali dei paesi dell’Ue e con la direzione generale della Salute della Commissione europea, collabora col Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). L’Ema opera in modo indipendente, aperto e trasparente. I suoi comitati scientifici forniscono raccomandazioni indipendenti sui medicinali sulla base di una valutazione scientifica completa. L’agenzia pubblica informazioni, sui medicinali e sui loro usi approvati, chiare e imparziali.
Nel corso dell’articolo vedremo i comportamenti opposti a quanto descritto qui sopra. (1)
STRUTTURA
L’Ema è governata da un consiglio di amministrazione composto da 36 membri che sono nominati (da chi??) per agire nell’interesse pubblico e non rappresentano nessun governo, organizzazione o settore. Il direttore esecutivo dell’agenzia è responsabile di tutti gli aspetti operativi. L’Ema dispone di 7 comitati scientifici e vari gruppi di lavoro. (1)
CHI SORVEGLIA I SORVEGLIANTI?
Sapete chi finanzia l’Ema? Le multinazionali del farmaco! Cioè proprio le società che essa è preposta a controllare e giudicare.
Il Giornale.it ha portato alla luce il fatto che nel 2021 il budget annuale dell’Ema fu di 385,9 milioni di euro. Il 14% dei fondi arrivò dall’Unione europea, quindi, dalle nostre tasse. Mentre la restante parte, l’86%, ovvero circa 330 milioni, da tasse e oneri pagati dalle aziende private farmaceutiche.
Ciò in quanto l’Ema richiede il pagamento di una tassa per esaminare le richieste di chi vuole immettere un farmaco nel mercato, per fornire pareri scientifici, effettuare ispezioni o definire il limite massimo di residui.
Come può restare imparziale dunque questa agenzia nel valutare farmaci e vaccini?
Ogni anno le case farmaceutiche versano all’Ema un contributo annuale fisso per tenere sul mercato i loro prodotti. La Commissione europea, a quel punto, stanzia i fondi che mancano per raggiungere il budget previsto.
Sapete chi è attualmente alla guida dell’EMA? Una donna che ha lavorato per anni proprio per le multinazionali del farmaco: Emer Cooke. Ha lavorato con varie mansioni nell’industria farmaceutica dal 1985. Ed è stata membro del consiglio di amministrazione di EFPIA dal 1991 al 1998.
L’EFPIA è l’organizzazione di lobbyng dei più grandi gruppi farmaceutici europei. Per 8 anni ha fatto pressioni nell’interesse dei Big 30 dell’industria farmaceutica europea. I suoi clienti erano proprio Pfizer, AstraZeneca, Novartis, Johnson&Johnson, e così via. (2)
BIG PHARMA HA MESSO LE MANI SULLA COCHRANE COLLABORATION?
La Cochrane Collaboration è sempre stata una organizzazione scientifica autonoma e indipendente. E’ sempre stata una garanzia di verità, di evidenza scientifica controllata e verificata, utile per la salute.
In questo senso, il Prof. Gøtzsche ha più volte alzato la voce contro le speculazioni dell’Industria Farmaceutica.
Il Prof. Gøtzsche è colui che il 25 maggio 2016, a nome del Nordic Cochrane Center e insieme ad altri 4 suoi colleghi ha pubblicato un documento in cui accusa l’Ema di scarsa trasparenza e serietà nel valutare la sicurezza del vaccino contro il papillomavirus e ha denunciato Guido Rasi, ex direttore dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e attuale direttore dell’EMA, di essere co-proprietario di alcuni brevetti riguardanti i vaccini pur avendo dichiarato di non aver alcun conflitto di interessi (però per questo grave fatto non è stato radiato dall’Ordine dei Medici).
Il Prof. Gøtzsche è anche colui che ha denunciato che altri esperti dell’EMA hanno legami finanziari con i produttori dei vaccini, andando contro lo stesso regolamento dell’EMA sui conflitti di interessi.
Ora però, per quanto autorevole, è stato estromesso con forza, senza alcuna valida giustificazione, ma affermando solo che la sua presenza era occasione di ‘discredito’ per l’Organizzazione.
È la prima volta in 25 anni che un membro viene estromesso dalla Cochrane.
Quanto è grande il potere di Big Pharma? (3)
L’EMA È TRASPARENTE?
Il 10 maggio 2010 l’Ombudsman (difensore civico) europeo interviene a favore di un cittadino irlandese, Liam Grant, a cui l’EMA ha negato l’accesso a informazioni sugli effetti collaterali dell’isotretinoina, farmaco utilizzato per il trattamento dell’acne, che suo figlio stava assumendo quando si suicidò nel 1997.[l’EMA ha quindi “protetto” il produttore del farmaco piuttosto che aiutare a far luce sui potenziali effetti nocivi del farmaco]
In una lettera pubblicata recentemente su Lancet, Paul Ridker e Robert Glynn sollevano dubbi sulla decisione con cui è stata approvata la rosuvastatina per la prevenzione di eventi cardiovascolari maggiori in pazienti ad alto rischio di un primo evento cardiovascolare. La decisione dell’EMA è stata presa sulla base dello studio Jupiter, trial finanziato da Astra Zeneca, ma Ridker e Glynn notano giustamente come l’approvazione si sia basata non sull’end point primario della ricerca, bensì sull’analisi di un sottogruppo.
Questi recenti avvenimenti hanno sollevato interrogativi problematici sulla trasparenza dei processi decisionali all’interno dell’Agenzia.
Per quanto riguarda l’accesso alle informazioni sui farmaci, è necessario innanzitutto chiarire che l’immissione di un nuovo farmaco sul mercato è accompagnata dalla pubblicazione da parte dell’EMA di 4 documenti.
Silvio Garattini e Vittorio Bertelè, in un articolo recentemente pubblicato sul BMJ, sottolineano come tutti questi documenti, con l’eccezione del comunicato stampa, vengano scritti in stretta collaborazione con l’industria produttrice, e omettano informazioni utili per capire come è stata raggiunta la decisione finale (quali sono state le questioni più critiche che il Comitato ha esaminato e discusso durante la valutazione? Il farmaco è stato approvato all’unanimità o per maggioranza, e in quest’ultimo caso quali erano le ragioni della minoranza che si opponeva?). (4)
NELLO SCANDALO AVASTIN-LUCENTIS AIFA ED EMA SONO STATI CORROTTI
La Società Oftalmica Italiana (SOI) ha presentato un esposto al procuratore Raffaele Guariniello.
Secondo quanto ricostruisce l’esposto di SOI, Roche registrò il suo Avastin nel 2004 come farmaco indicato per terapie tumorali. Quando dall’utilizzo del principio attivo si scoprì che curava anche la maculopatia, una patologia molto diffusa tra gli anziani e quindi molto “redditizia”, anziché chiedere di estendere l’autorizzazione anche per questa cura, insieme a un’altra Big Pharma, la Novartis, mise in piedi un cartello: Novartis registrò un farmaco praticamente identico ad Avastin (il Lucentis) ma indicandolo per le cure oftalmiche, e a un costo decuplicato. In cambio della mancata concorrenza, Roche si fece riconoscere generose royalties sulla distribuzione del nuovo prodotto. Cosicché anche per lei divenne conveniente favorire il farmaco della concorrente piuttosto che il proprio.
“Il Servizio sanitario nazionale – scrive l’avvocato Riccardo Salomone che assiste la Soi – si è trovato a dover fronteggiare un aggravio di spese sanitarie stimato in 400 milioni di euro l’anno”.
Nell’accusa SOI scrive: “E’ assai difficile immaginare che le società farmaceutiche siano riuscite a truffare il Servizio Sanitario nazionale senza la fondamentale sponda di qualche soggetto operante in Ema e in Aifa, entrambi pubblici”. Non solo truffa delle case farmaceutiche ma anche corruzione dei membri dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco e l’Ema, l’omologa istituzione europea, che hanno consentito dal 2005 a oggi a Roche e Novartis di tenere in piedi il cartello già sanzionato dall’Antitrust con una multa da 180 milioni di euro. (5)
L’EMA NON PUBBLICA I DATI SUI VACCINI: “SONO COPERTI DAL SEGRETO MILITARE”
I numeri in merito forniti negli scorsi mesi dalle case farmaceutiche e dagli enti regolatori assomigliavano più a delle estrazioni del lotto che ad approfondite analisi.
Perché si è passati da una presunta efficacia del 95% nel dicembre 2020 ad una del 47% nel novembre 2021, per finire con un misero 12% come sembrerebbe emergere dagli ultimi documenti Pfizer pubblicati negli Stati Uniti?
La risposta potrebbe trovarsi nelle procedure, spesso lacunose, adottate dalle multinazionali del farmaco nella sperimentazione di questi vaccini, come emerso in altri documenti sempre firmati Pfizer e desecretati su richiesta della Public Health and Medical Professionals for Transparency.
Big Pharma però può fare il bello e il cattivo tempo solo se le agenzie regolatorie, come FDA e EMA non fanno il loro mestiere, ossia non controllano. (6)
Dove sono i report EMA sui vaccini anti Covid?
Secondo quanto riportato dalla stessa Agenzia europea, l’autorizzazione alla commercializzazione di un farmaco è vincolata all’invio di quelli che vengono identificati come Periodic safety update reports.
L’EMA scrive che: “L’obiettivo di questi documenti è quello di presentare un’analisi critica e completa del rapporto rischio-beneficio del prodotto tenendo conto delle informazioni sulla sicurezza nuove o emergenti nel contesto delle informazioni cumulative su rischi e benefici”. Si tratta quindi di documenti necessari per tracciare il profilo del farmaco usato e che diventano ancora più importanti se il prodotto ha ricevuto un’autorizzazione in via condizionata, come per i vaccini anti Covid.
Finora, a distanza di un anno e mezzo dalla somministrazione del primo vaccino, l’EMA non ha pubblicato i report che erano previsti. Perché?
In Italia alcuni avvocati hanno deciso di indagare. Un gruppo di avvocati italiani, per conto di due associazioni di promozione sociale Idu (istanza diritti umani, di Novara) e Dus (Diritti umani e salute, di Roma) sta provando ad andare a fondo in questa vicenda e ha presentato una querela alla Procura di Roma contro l’AIFA. Quest’ultima ha però dirottato gli avvocati verso l’EMA che ha dato una risposta decisamente strana: “I report sono coperti dal segreto militare”.
Perché i rapporti sulla sicurezza di un vaccino somministrato a milioni di persone, anche con la forza, dovrebbero essere sottoposti a segreto militare? Stiamo parlando di salute pubblica, della vita delle persone e la motivazione dell’EMA appare così senza alcun senso e logica. A meno di non pensare che l’ente regolatore stia cercando di coprire i difetti del prodotto e le lacune del produttore.
D’altronde sono state le stesse aziende del farmaco ad ammettere di aver interrotto la procedura del doppio cieco, somministrando il vaccino, in un secondo momento, anche al gruppo placebo. Come potrebbero quindi queste multinazionali monitorare la sicurezza e l’efficacia di un farmaco senza avere più i punti di riferimento iniziali?
Nel frattempo l’EMA comunica di aver iniziato la procedura di valutazione per l’autorizzazione alla somministrazione del vaccino Moderna per i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni. Siamo sicuri di voler inoculare a dei bambini un prodotto i cui dati sulla sicurezza sono coperti da segreto militare? (6)
PERCHÉ IL VACCINO SPUTNIK NON ARRIVO’ MAI IN EUROPA
Vi ricordate quando in Italia si aspettava con trepida attesa l’arrivo dei vaccini Covid, ma non arrivavano?
Il vaccino “Sputnik, dichiara un efficacia altissima (92%), prezzo contenuto (10 dollari a dose), scarsi effetti collaterali e mentre in Europa mancavano i vaccini e le dosi arrivavano con il contagocce, tutti parlavano di Sputnik V. Il siero russo però in Europa non arrivò mai. Per Ema il dossier era incompleto, i russi invece affermavano che era tutto pronto e aprirono le porte dei loro stabilimenti. Gli inviati di Report sono stati a Mosca, nelle fabbriche che producono il vaccino, e hanno scoperto che l’ispezione sarebbe stata ritardata. Attraverso le interviste esclusive ad Alexander Gintsburg, capo dell’Istituto Gamaleya che ha scoperto la formula, e ai più alti responsabili del progetto, Report mostrerà (nei mesi a seguire) perché lo sbarco di Sputnik in Europa non è solo una questione scientifica, ma anche una complessa partita geopolitica. (7)
IL MARITO DI URSULA VON DER LEYEN SI OCCUPA DI TERAPIE GENICHE
Affariitaliani.it scrive: “Deve essere chiaro: Ursula van der Leyen (Presidente della Commissione europea), il nostro principale acquirente di vaccini in centinaia di milioni di unità, ha un marito, Heiko, che gestisce Orgenesis, una società specializzata in terapia genica. Proprio le stesse tecnologie coinvolte nei vaccini a mRna utilizzate dalle più note case farmaceutiche contro il Covid. Sarà un caso ma sono le stesse su cui la moglie Ursula ha chiuso in fretta i contratti d’emergenza al centro di numerosi dubbi e diatribe. Alla luce di tutti questi intrecci e sovrapposizioni, non ci possono essere piani B oltre la vaccinazione” (8)
Sono stati favoriti quei vaccini (Pfizer, Astrazeneca, Moderna e Johnson & Johnson) i cui principali azionisti sono i fondi azionari Blackrock e Vanguard che, guarda caso, appartengono prevalentemente a quelle dinastie di ricchi e potenti che influenzano il mondo e vorrebbero un unico governo mondiale (NWO).
Ecco perché Sputnik non troverà mai posto nella Comunità Europea.
Adesso poi, con la guerra in Ucraina ogni scusa è buona ……. per fare gli interessi delle multinazionali del farmaco (che fanno capo a Blackrock e Vanguard). Non certo dei popoli.
CONCLUSIONE
Il precedente direttore dell’EMA, Guido Rasi, fu costretto a rassegnare le dimissioni come risultato di una decisione del tribunale dell’Unione Europea che ha riscontrato conflitti di interessi. (9)
L’attuale direttrice dell’EMA, Emer Cooke ha lavorato per una lobbyes delle 30 maggiori multinazionali farmaceutiche, pertanto a capo di chi dovrebbe controllarle ci hanno messo “una di loro”.
L’EMA è finanziata dalle aziende che deve controllare (per cui è il controllato che influenza il controllore). Non è trasparente. Occulta i dossier. E’ accusata di corruzione, di proteggere le aziende farmaceutiche. Gli esperti dell’EMA sono accusati di avere legami finanziari con i produttori dei vaccini. Ha ritardato/ostacolato Sputnik affinché altri venissero diffusi nella UE.
Non è credibile. Troppi interessi! Troppi inciuci!
LA SOLUZIONE DI CUORI RIBELLI
L’Italia crei un proprio comitato assolutamente “indipendente”, 100% italiano,100% finanziato dalla Stato, dove ogni membro (abbiamo tanti validissimi scienziati e ricercatori) deve essere assolutamente libero dal benché minimo rapporto di lavoro con aziende farmaceutiche, con una task force che vigili costantemente su questa indipendenza.
Dobbiamo uscire dalla UE. Molti benefici ci attendono fuori dalla Ue, come mostra la Gran Bretagna. Leggi il nostro articolo: la UE, un mostro che stritola.
Leggi anche perché l’OMS è un’organizzazione malsana e corrotta.
Solo liberandoci dalle catene della UE, dell’OMS e dell’EMA saremo finalmente liberi di decidere per il bene della nostra Italia senza l’influenza, l’ingerenza e la corruzione di Big-Pharma e dei poteri che manovrano Big-Pharma.
Solo gli italiani possono pensare al bene degli italiani. UE, OMS ed EMA pensano ad altri interessi.
I partiti tradizionali non ti parlano e non si occupano di questo. Chiediti: come mai?
Ecco perché dovresti sostituirli con Cuori Ribelli. Noi siamo la soluzione al degrado politico.
QUALE È IL TUO RUOLO?
Da un popolo cosciente nasceranno politici coscienti, che vorranno occuparsi di questo.
Cuori Ribelli si sta occupando di creare questa coscienza.
Molto però dipende “anche” da te. C’è bisogno che fai la tua parte: diffondi questo articolo più che puoi.
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Fonti:
- https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/ema-cos-%C3%A8-1.3545450
- https://www.lucascialo.it/ema-big-pharma-finanziamenti/
- https://www.robertogava.it/big-pharma-cochrane-collaboration
- https://www.saluteinternazionale.info/2010/09/lagenzia-europea-del-farmaco-solo-una-questione-di-trasparenza/
- https://torino.repubblica.it/cronaca/2014/03/06/news/sullo_scandalo_avastin-lucentis_aifa_ed_ema_sono_stati_corrotti-80308382/
- https://www.byoblu.com/2022/05/06/lema-non-pubblica-i-dati-sui-vaccini-da-gennaio-2021-sono-coperti-dal-segreto-militare/
- https://www.dire.it/12-04-2021/620866-anticipazioni-report-inchieste-sputnik-perche-ema-non-lo-approva/
- https://www.affaritaliani.it/coronavirus/covid-vaccino-obbligatorio-ue-marito-von-der-leyen-in-azienda-terapie-geniche-770009.html?refresh_ce
- https://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Rasi