MARIO DRAGHI: SE LO CONOSCI LO EVITI

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Articolo di Enrico Levantino

I criminali non si pentono di aver fatto il male. Si rimproverano di averlo fatto male

 (Fabrizio Caramagna)

Per questo “mio” articolo le mie uniche parole sono: “ogni volta che leggerete PRIVATIZZAZIONE ricordatevi che significa SVENDITA di beni dello Stato”. La troverete spesso.
Per tutto ciò che leggerete, mi sono limitato a riportare ciò che altri scrittori, giornalisti, eminenti persone hanno detto/scritto di Mario Draghi.
A volte a fine articolo ho scritto una riga di mio, preceduta dalla dicitura: Nota di E.L.

FRANCESCO COSSIGA: MARIO DRAGHI È UN VILE AFFARISTA
Durante una trasmissione condotta da Luca Giurato su Rai1, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga disse le seguenti parole nei confronti di Mario Draghi: “È un vile, un vile affarista. Non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male“.
Cossiga poi rincarò la dose: “È il liquidatore, dopo la famosa crociera sul “Britannia”, dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era direttore generale del tesoro e immaginati che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei Ministri, svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni e certamente ai suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs“.
Fonte: (1)

MARCO TRAVAGLIO: MARIO DRAGHI NON CAPISCE UN CAZZO
Il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’, ospite della festa del partito Articolo Uno, si è scagliato contro il presidente del Consiglio definendolo. “un curriculum ambulante che ha fatto bene il banchiere europeo e per questo ci hanno raccontato che è competente in materia di sanità, di vaccini, di giustizia, eccetera. Mentre, mi spiace dirlo, – affonda Travaglio – non capisce un cazzo né di giustizia, né di sociale né di sanità. Draghi capisce di finanza, ma non esiste l’onniscienza o la scienza infusa. E il presidente del Consiglio non ha neanche umiltà “.

Fonte: (2)
Nota di E.L.: ha fatto bene il banchiere ma dal punto di vista delle banche!

NASCE UN GOVERNO PRESIEDUTO DA UN EX BANCHIERE MAI VOTATO NÉ INDICATO DA NESSUNO.
Di nuovo Marco Travaglio in un suo editoriale (del 6 Ott. 2021): “E vabbè, sarà un caso. Tutti i partiti, sotto il ricatto quirinalesco “o appoggiate questo governo o vi sciolgo e andiamo a votare”, gli votano la fiducia, tranne uno. E vabbè sarà un caso. Il governo ha pure tutti i media dalla sua parte, come nessun altro dopo il Duce. E vabbè, sarà un caso. Agli eletti dal popolo vanno ministeri marginali, mentre i miliardi del Pnrr li gestiscono quattro fedelissimi del premier mai eletti, più un generale in alta uniforme per i vaccini. E vabbè, sarà un caso. I Consigli dei ministri sono pure formalità: i ministri timbrano norme scritte altrove e presentate mezz’ora prima, illeggibili per chiunque non abbia frequentato corsi di lettura veloce. E vabbè, sarà un caso. Malgrado la maggioranza bulgara, il governo passa da un decreto all’altro e il Parlamento s’inchina, anche perché chi osa presentare emendamenti se li vede mozzare dalla fiducia. E vabbè, sarà un caso. Ogni desiderio di Confindustria è legge: Pnrr più gradito ai padroni, sblocco dei licenziamenti, via il salario minimo e il cashback, controriforma della giustizia con improcedibilità per chi se la può permettere, via le sanzioni alle aziende che delocalizzano, transizione anti-ecologica, Ponte sullo Stretto: l’unico Green consentito è il Pass (unico al mondo) per lavorare. E vabbè, sarà un caso.

Al raduno di Confindustria il presidente dei vescovi, cardinal Bassetti, come già Pio XI con Mussolini, sostiene che “la Provvidenza lo ha collocato nel posto in cui si trova”. E vabbè, sarà un caso. Appena un leader osa fargli ombra, come Conte, Salvini o Meloni, viene subito massaggiato da giornali&tv. E vabbè, sarà un caso. Quando Lui attacca i diritti al lavoro e allo sciopero col Green pass, la polizia scorta amorevolmente una banda di fascisti ansiosi di assaltare la Cgil, così è più facile dare del fascio a chiunque contesti il governo ed erigere monumenti equestri al Premier Partigiano. E vabbè, sarà un caso. Ma, tra un caso e l’altro, siamo proprio sicuri che i fascisti siano solo quelli di Forza Nuova?
Fonte: (3)

DRAGHI TIRA DRITTO? IL LESSICO DI CERTA STAMPA DRAGHIANA MI PREOCCUPA. ERA MUSSOLINI CHE USAVA QUELLA ESPRESSIONE
Ancora Travaglio a La7 (il 23 Ott. 2021):
“Draghi è un decisionista che tira dritto? A me preoccupano queste espressioni: ‘tirare dritto’, ‘rigare dritto’. Era Mussolini che, quando la Società delle Nazioni mise le sanzioni contro l’Italia per la guerra in Abissinia, diceva: ‘Noi tireremo dritto”.
“Il compiacimento con cui (la stampa) elogia questo modello è preoccupante. Basti pensare all’intervista al presidente di Confindustria, secondo cui i partiti non hanno capito e fanno le proprie battaglie. Ma cosa dovrebbero fare i partiti se non politica? A cosa servono i partiti se non a rappresentare i loro elettori in base al loro programma elettorale”.
“Draghi si è presentato al Consiglio dei Ministri con il più importante atto di governo, il documento di programmazione di bilancio, senza distribuirlo ai ministri e pretendendo che lo approvassero tutti. I capigruppo dei due partiti più votati alle ultime elezioni politiche, cioè Andrea Orlando del Pd e Lorenzo Patuanelli del M5s, hanno detto a Draghi che non è mai successo che in un Consiglio dei Ministri arrivi un testo che nessuno ha letto e che tutti devono timbrare. Ricordo che il Consiglio dei Ministri si chiama così, perché è un organo collegiale dove [….] si discute con gli altri e, se ci sono delle difficoltà o dei contrasti, proprio in quel luogo si trovano i compromessi per risolvere i problemi”.
“Io sento una brutta aria che crea pericolosi precedenti. Adesso abbiamo Draghi ma, se passa questo precedente, la prossima volta lo farà un altro presidente del Consiglio, [….]. Se noi superiamo la politica e la trasformiamo in una cosa deteriore che disturba Draghi nel suo disegno, abbiamo completamente perso i fondamentali. E allora non ci lamentiamo se la gente ritiene inutile il suo voto e non va a votare. Questa è antipolitica“.
Fonte: (4)

LA GERMANIA CONTRO L’ULTIMA MOSSA DI ‘DRAGHILA’
Berlino 14 settembre 2019: l’attacco al presidente della Bce Mario Draghi comincia con un fotomontaggio della Bild, il quotidiano a larga tiratura tedesco che sottolinea il malcontento in Germania per i tassi negativi creati dalla Bce.

“Così il conte Draghila succhia i nostri conti correnti, svuotandoli” titola il giornale, che parla di “follia monetaria: nel suo mandato abbiamo perso miliardi”.  “Chi, poco prima dell’entrata in carica di Draghi (novembre 2010) ha depositato 10 mila euro in un normale libretto di risparmio oggi deve sopportare – per tassi zero e inflazione – una perdita di valore di 324 euro”, scrive fra l’altro il quotidiano.
Ieri la Bce ha nuovamente armato il bazooka con un nuovo Qe  da 20 miliardi al mese finché sarà necessario”. [con il QE una banca centrale (come la BCE) crea moneta a debito e la inietta nel sistema finanziario ed economico, il tutto con lo scopo di veicolare la fiducia degli operatori e promuovere la liquidità e i prestiti]
Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, critica duramente il nuovo pacchetto di politica monetaria ultra-espansiva di Mario Draghi”
Fonte: (5)

IL COLLASSO DELLA GRECIA E LE RESPONSABILITÀ DI MARIO DRAGHI
Nel marzo del 2015 la Grecia si poteva ancora parzialmente salvare. Nonostante tutto.
Se non è andata così è anche per responsabilità di Mario Draghi. Fu proprio l’allora presidente della Banca centrale europea, infatti, a decretare l’esclusione della Grecia dal programma di quantitative easing perché Atene “ha già avuto molto”.
Una decisione fondata sull’assunto che quella greca fosse una “crisi incontrollabile” (quando le misure adottate a posteriori hanno dimostrato l’esatto contrario) e che contribuì – sotto la minaccia della cacciata della Grecia dall’eurozona – a seminare ulteriore panico (condito dalla chiusura delle banche e dalle limitazioni ai prelievi bancomat) in un Paese già da tempo deliberatamente ricattato e messo in ginocchio con l’unico scopo di accettare supinamente i diktat dei suoi creditori. E che produsse la definitiva capitolazione di un popolo costretto a subire l’ennesimo scellerato piano di “salvataggio” da parte di quelle istituzioni europee che, in cambio, pretesero un’ulteriore ondata di tagli e macelleria sociale in un contesto socioeconomico già devastato da cinque anni di riforme e austerità.
Un vile ricatto esercitato con modalità da strozzinaggio simili a quelle utilizzate nel 2011 a danno dell’Italia. Quando, a seguito dell’infruttuosa letterina spedita a Berlusconi, la Bce chiuse i rubinetti bloccando l’acquisto dei nostri btp e dando così inizio alla folle corsa dei tassi d’interessi (e quindi dello spread) che portò in pochi giorni al governo Monti.
Chi pensa che questa stessa gente possa salvare l’Italia dovrebbe, forse, tornare indietro a quegli anni.
Fonte: (6)

GREEN PASS, LE DUE MENZOGNE DI DRAGHI
Che Mario Draghi convochi una conferenza stampa serale per raccontare panzane agli italiani è, semplicemente, sconfortante: per questo, di sicuro non serviva il “governo dei migliori”. Bastava il governo Conte.
Cominciamo dalla menzogna più eclatante pronunciata dal premier: che il green pass offra “la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”. Potremmo citare almeno un paio di dati di fatto, per smentire il presidente del Consiglio: prima di tutto, è certo che anche un vaccinato, sia pure con minore probabilità, possa infettare. E già qui, vien meno la “garanzia”. Aggiungiamoci che, in Olanda, il green pass per i grandi eventi si è rivelato un fiasco: sono addirittura 1.600 i contagiati, tra coloro che hanno avuto accesso, con la carta verde, a discoteche (che da noi resteranno chiuse) e concerti. È stata rilevata, nei Paesi Bassi, un’enorme difficoltà nell’assicurare controlli rigorosi. Perché dovremmo presumere che in Italia il problema non si ponga, specie negli spazi più affollati, come gli stadi?
Sul green pass lo stesso Draghi si contraddice.
Ma non è necessario sforzarsi per trovare esempi che smontino le sicurezze di Draghi: è lo stesso Draghi a confutarsi da solo. Già, perché, come si è appreso ieri pomeriggio, per l’accesso alla conferenza stampa, Palazzo Chigi ha preteso anche dai giornalisti che avevano completato il ciclo vaccinale un tampone negativo. Ma se il green pass offre “la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”, perché mai quest’ulteriore scrupolo? Forse, il presidente del Consiglio ha diritto a una sicurezza assoluta, mentre agli italiani “plebei” che vanno al ristorante, al cinema e al teatro, basta una ragionevole probabilità di non entrare in contatto con degli infetti?
Collegata a questa, c’è la seconda bugia del premier, che scoccando una freccia contro Matteo Salvini, ha tuonato: “Gli appelli a non vaccinarsi sono inviti a morire, o a far morire”. Passi pure l’iperbole. Ma visto che il “governo dei migliori” si vanta di decidere in base alle indicazioni della scienza, ragioniamo in termini scientifici.
Fonte: (7)

IL BRITANNIA E LE PRIVATIZZAZIONI CONTESTATE
Nei dieci anni in cui Mario Draghi è direttore generale del Tesoro, dal 1991 al 2001, sono molte le operazioni controverse che lo vedono parte in causa. A cominciare dalla difesa a oltranza del cambio della lira, finita sotto attacco della speculazione nel settembre 1992, nella quale saranno bruciati 48 miliardi di dollari di riserve valutarie della Banca d’Italia, governata allora da Carlo Azeglio Ciampi. Poi c’è il capitolo delle privatizzazioni, molte delle quali fanno discutere ancora oggi, come Telecom e il “regalo” di Autostrade ai Benetton. O il collocamento da parte del Tesoro, nel 1999, delle azioni Enel a 3,8 milioni di risparmiatori che perderanno il 50% di quanto investito nei tre anni successivi.
Non si può parlare di Mario Draghi e privatizzazioni senza ritornare alla celebre crociera sul Britannia, dove il 2 giugno ‘92 l’attuale capo del governo illustrò il nascente progetto delle privatizzazioni italiane a un gruppo di big della finanza anglosassone. FQ MillenniuM ricostruisce nei dettagli quell’evento e tutte le polemiche successive. Fino alle accuse, rivolte a Draghi anche in Parlamento, di aver complottato con quei finanzieri, orchestrando l’assalto speculativo alla lira che sarebbe avvenuto tre mesi dopo – capofila, George Soros – in modo da svalutare la lira e rendere ancora più conveniente l’acquisto delle nostre aziende pubbliche da parte di soggetti stranieri.
Accuse naturalmente mai provate, ancora oggi assai popolari nella galassia complottista, e sempre fermamente respinte dall’interessato.
Fonte: (8)
Domanda di E.L.: “Quanto importa a Draghi degli italiani?”

LE PRIVATIZZAZIONI FURONO UN CRIMINE. DRAGHI DIEDE 1000 MLD DI PATRIMONIO PUBBLICO A GOLDMAN SACH’S.
(31 Ottobre 2021)
A dichiararlo è Li Vigni, ex collaboratore di Enrico Mattei, ad Ascoli per un convegno a 50 anni dalla morte dal creatore dell’Eni, usa parole durissime: “Hanno svenduto il nostro Paese. Draghi diede mille miliardi di patrimonio pubblico a Goldman Sach’s, in cambio di una sola lira”.
“Si sono chiuse attività che portavano profitti allo Stato come la Nuovo Pignone, la Lebole, la chimica di base. Si distrusse l’Eni. Il patrimonio immobiliare dell’Eni, che valeva mille miliardi di lire, è stato venduto a Goldman Sach’s per una lira..
Quindi vi fu un attacco allo Stato imprenditore organizzato dalle grandi banche d’affari, che convinsero Ciampi e Amato a liberalizzare il settore pubblico. Mario Draghi, allora direttore generale del Ministero del Tesoro, spinse verso la privatizzazione. Venne distrutto lo Stato imprenditore, l’Eni da 130 mila dipendenti si ridusse a 30 mila, scaricando ai cittadini il costo di questa operazione”.
Fonte: (9)

“EMENDAMENTO NOTTURNO”: DRAGHI VERSO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA? ECCO COSA HA VOTATO IERI IL PARLAMENTO…
Mentre l’Italia “unita” di Mattarella è alle prese con vaccini, tamponi, disdette e terrore del responso della cabina di regia del Draghistan a ridosso delle festività natalizie (2021), in Parlamento è passato un emendamento che accelererà ulteriori privatizzazioni, anche di beni per definizione pubblici. “Il governo e la maggioranza [ricordatevi di questo alle prossime elezioni] hanno deciso che l’acqua deve essere affidata a soggetti privati, in barba al diritto umano universale, consegnata alle multinazionali e alle multiutility. Votando contro l’ordine del giorno a prima firma Forciniti che impegnava il governo all’eliminazione della rilevanza economica per il servizio idrico, hanno spianato nuovamente la strada alla privatizzazione della rete idrica andando contro il volere dei cittadini italiani espresso nel referendum del 2011.”  Questo il commento della deputata di Alternativa Jessica Costanzo al voto di ieri.
Ed il voto della vergogna si è consumato ieri alla Camera. In un discorso che ha avuto molto seguito sui social, il deputato di Alternativa Francesco Forciniti spiega: “Abbiamo presentato questo ordine del giorno a mia prima firma, con cui chiedevamo che il servizio idrico venisse riconosciuto “a non rilevanza economica”, come di fatto stabilito dal partecipatissimo referendum del 2011. Questo avrebbe sancito il principio che sull’acqua non si può fare profitto, bloccando la nuova infornata di privatizzazioni che nelle intenzioni del governo Draghi addirittura obbligherà i comuni (non sarà più solo una scelta) a cedere la gestione del servizio idrico.”
La volontà popolare ha palesemente sancito, attraverso il referendum, che l’acqua deve rimanere un bene comune, sottratto alle logiche del mercato e del profitto.
Fonte: (10)
Nota di E.L.: finiremo come a Chiapas in Messico?  Lì la Coca Cola estrae 612 milioni di litri di acqua all’anno. Una quantità che darebbe 80 litri di acqua al giorno a ogni abitante. E invece l’acqua manca, arriva solo, scarsa, 2 volte a settimana. L’acqua costa più della Coca Cola (che in Messico ha 17 fabbriche) la popolazione è costretta a berne da mezzo litro a  2 litri al giorno con problemi di salute. Fonte: (14)
Nesltè e Coca cola stanno pensando a privatizzare una delle più grandi falde acquifere mondiali: la falda di Guarani in Brasile. Fonte (15)
Domande: Mario Draghi che sta “svendendo” i beni pubblici italiani (in questo caso un bene preziosissimo come l’acqua) come profetizzò Cossiga, è per voi un amico o un nemico del popolo?
Quanta considerazione ha avuto del volere degli italiani espresso nel referendum del 2011?

MARIO DRAGHI E GLI AMICI ILLUMINATI
Magaldi dice che Draghi è [un penta massone] affiliato a ben cinque  «Ur-Lodges», ed elenca: le conservatrici «Edmund Burke», la «Compass Star-Rose». Le illuminate moderate «Three Eyes», la «White Eagle», e la «Pan-Europa».
Nel luglio del 2012, il Corporate Europe Observatory ha sollecitato un’inchiesta su un presunto conflitto d’interessi dell’allora presidente della BCE Mario Draghi, con la sua appartenenza al G30. (poi archiviata).
Fonte: (12)

MAGALDI: “DRAGHI? OPERAZIONE MASSONICA. MATTARELLA AL COLLE GRAZIE A MARIO”
Affaritaliani.it ha intervistato Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt ed esponente italiano del circuito massonico progressista sovranazionale, che ha risposto alle domande in forma scritta.
D: Nell’arrivo di Draghi a Palazzo Chigi c’è stato un ruolo della massoneria? E se sì quale? Mattarella aveva fatto appello ai “costruttori”, c’era per caso un richiamo ai “muratori” massonici?
R: Il paramassone Mattarella deve la sua elezione al Quirinale proprio ad un intervento specifico di Mario Draghi su Matteo Renzi, nel 2015.
Fonte: (11)
Nota di E.L. c’è quindi da stupirsi se al momento opportuno Renzi ha fatto cadere Conte e poi Mattarella ha affidato il governo a Draghi?

IL VENERABILISSIMO MARIO DRAGHI, GRAN MAESTRO DELL’AUSTERITÀ E DI TUTTE LE PROVINCE EUROPEE
Il Fratello Massone Contro-Iniziato Mario Draghi getta la maschera e, con il conforto dei Massoni Tecnocrati in servizio attivo all’ OCSE/OECD (Fratello José Angel Gurria in testa) detta una linea ferocemente austera, neoliberista, recessiva e depressiva per l’economia europea, spacciata subdolamente e falsamente come l’unica via percorribile.
Fonte: (12)

MARIO DRAGHI E LA SVENDITA DELL’ITALIA
Tra i tanti corifei (capo di un partito) e attuatori di tale smantellamento, naturalmente, un eminente massone neoaristocratico che fu già tra i massimi protagonisti delle sciagurate e neoliberistico-hayekiane «privatizzazioni all’italiana» progettate e realizzate tra 1991 e 2001: quel Mario Draghi che, non per caso, risulta affiliato tanto alla «Three Eyes» che alla «Compass Star-Rose», alla «Edmund Burke», alla «Der Ring» e alla «Pan-Europa».
L’Europa scivola verso la recessione, e Mario Draghi è contento: vede «buoni segnali», beato lui. E’ impazzito? Tutt’altro: si limita a constatare che l’inaudito piano di sequestro della sovranità nazionale dei paesi europei a beneficio delle potentissime lobby finanziarie di Bruxelles procede a tappe forzate.
Prima mossa: dare ossigeno alle banche ma non alle aziende, per indebolire l’Europa del Sud. Seconda: impedire agli Stati, attraverso il «Fiscal Compact», di spendere a deficit per i propri cittadini, rilanciando l’occupazione.
Obiettivo finale, testualmente: «Riforme strutturali per liberalizzare il settore dei beni e dei servizi e rendere il mercato del lavoro più flessibile». L’unica soluzione parrebbe dunque la privatizzazione dei beni comuni: quelli che gli italiani hanno tentato di difendere coi referendum del giugno scorso.
Il declassamento dello Stato, secondo l’uomo che la Germania ha voluto alla guida della Bce, darebbe più «equità» al sistema, aprendo spazi meno precari ai giovani attualmente privi di garanzie: per Draghi, la causa della disoccupazione non è la crisi mondiale della crescita, ma l’eccesso di tranquillità di chi invece il posto fisso ce l’ha (e se lo tiene stretto). Tutto da rifare: «Il modello sociale europeo è oggi superato», dice il super-banchiere di Francoforte.
Fonte: (13)

MARIO DRAGHI L’EX DIRIGENTE STRATEGICO DELLA GOLDMAN SACHS GETTA ALLE ORTICHE OLTRE MEZZO SECOLO DI PAX EUROPEA.
In un’intervista al «Wall Street Journal», l’ex dirigente strategico della Goldman Sachs getta alle ortiche oltre mezzo secolo di pax europea, cresciuta al riparo del miglior sistema mondiale di welfare.
La pace è finita, è come se annunciasse Draghi: d’ora in poi, ciascuno dovrà lottare duramente per sopravvivere, perché gli Stati – in via di smantellamento, neutralizzati con l’adozione della moneta unica da prendere in prestito a caro prezzo dalla Bce – non potranno più garantire protezioni sociali: attraverso il «Fiscal Compact», i bilanci saranno prima validati a Bruxelles e, dal 2013 in poi, nessuno Stato potrà più investire un euro per i propri cittadini, al di la della copertura del gettito fiscale.
Fonte: (13)

MARIO DRAGHI E NUOVI SCHIAVI DEL LAVORO
Dopo Giorgio Napolitano illuminato della Three Eyes, comunista preferito da Kissinger, anche il non meno Venerabile Mario Draghi ha espresso compiacimento per le iniziative in tema di lavoro messe in cantiere dal paramassonico Bilderberg Matteo Renzi.
Comincia a delinearsi con nitidezza il percorso coerente predisposto da alcuni esoterici architetti al fine di rendere peggiore la vita della maggior parte dei cittadini che vivono nel Vecchio continente.
Esiste un evidente rapporto di causa ed effetto tra le politiche di austerità e la definitiva archiviazione dei diritti in capo alle classi abbruttite, neo-schiavizzate e subalterne.
Come faticano in molti a vedere, l’obiettivo finale dei massoni aristocratici che si riconoscono nelle mosse intraprese da un uomo pubblico come il potentissimo contro-iniziato Mario Draghi è proprio quello di ridisegnare la società in senso feudale.
Una nuova nobiltà nera dovrà infine dominare una massa di straccioni piegati e fiaccati dalla paura e dal bisogno.
[…….] Un uomo ridotto alla mercè di un datore di lavoro, inserito all’interno di uno Stato che depotenzia e annulla welfare e ammortizzatori sociali, non è più un uomo: si trasfigura in semplice oggetto, pronto per essere gettato nel fuoco una volta divenuto vecchio e inservibile.
Quando spesso provo, non senza difficoltà, a spiegare ai miei lettori perché il cuore della Restaurazione neonazista in atto è di fatto principalmente «spirituale» mi riferisco proprio a questo aspetto.
Per quelli come Draghi e relativi fratelli reazionari solo una ristretta categoria di iniziati e illuminati (classe «pneumatica») ha diritto di sentirsi a pieno titolo parte di una umanità degna di essere riconosciuta come tale. […] Gli altri, ovvero i profani continuamente assillati da problemi legati a un concetto elementare di esistenza (mangiare, dormire, riprodursi), ingrossano invece le fila della classe «ilica», gruppo composto cioè da uomini-bestia destinati ad affannarsi per la vita al fine di soddisfare gli stessi identici bisogni che contraddistinguono e regolano la vita del mondo animale (mangiare, dormire e riprodursi).
Non so se vi siete accorti di come la classe «pneumatica», capace di perpetuare un controllo ferreo sulle strutture finanziarie globali che dominano e regolano il mondo contemporaneo, non ha bisogno di levare un centesimo a nessuno per trasformare la materia in oro.
Quando la Bce lo desidera, infatti, inonda le banche di una liquidita che essa stessa provvede a generare secondo regale e criteri tanto moderni quanto però mutuati da antichissimi principi alchemici.
Detta in maniera ancora più semplice, e bene che sappiate Draghi non ha bisogno di rubare il vostro «Oro», dal momento che il presidente della Bce conosce la formula per poterne continuamente generare quanto ne vuole in perfetta autonomia e solitudine.
Questo ragionamento e utile a farvi comprendere come le vostre sofferenze materiali non rispondano né a una necessità di tipo congiunturale («la crisi ha provocato carenza oggettiva di beni destinati al consumo»), né per assecondare le bramosie più o meno dissimulate di una casta di ultra ricchi insaziabili che banchettano sulla pelle dei poveri e degli affamati («spiegazione di tipo marxista»).
II Venerabile Draghi, con relativi fratelli, fomenta in primo luogo una spirale di inquietudini, sacrifici e privazioni per realizzare nella realtà fattuale un equilibrio fra le diverse categorie umane risultante il più possibile fedele alla gnosi che egli stesso abbraccia e insegna.
Dottrina che, lo ripeto, incasella la maggior parte degli uomini all’interno di un ruolo meschino e semi-animalesco (classe «ilica») .
Fonte: (13)

BILDERBERG 2019 DI MONTREUX
L’ultima riunione del Bilderberg Group paramassonica si è svolta nel 2019 a Montreux in Svizzera dal 30 maggio al 2 giugno 2019. Tema dell’incontro erano anche: l’ordine strategico stabile, Cambiamento climatico e sostenibilità, Cina e Russia.
Anche se nessuno ne fa cenno nei media ufficiali, si continua a credere che (la riunione) abbia avuto la sua importanza negli scenari politici attuali. Dubito che personaggi illuminati del calibro di Henry Kissinger della Loggia Three Eyes a 91 anni prenderebbero un aereo dall’America per chiudersi tre giorni con altre 100 persone provenienti da tutto il mondo se quella riunione fosse semplicemente un luogo di confronto.
Quelle liste certificano la presenza tra gli altri di personaggi illuminati come Jose Manuel Duräo Barroso[ per fare gli interessi della Goldman Sachs, l’ambasciatore canadese Dominic Barton della Tao Loggia per fare gli interessi della McKinsey e di Ursula von der Leyen] per l’incarico che l’aspettava di lì a pochi mesi.
In questo triangolo a porte chiuse si inseriva Matteo Renzi che pochi mesi dopo favoriva la caduta di Conte amico dei gesuiti e l’arrivo al Governo italiano di Mario Draghi: l’uomo Goldman Sachs che sceglierà la McKinsey come consulente per la gestione del Recovery Fund e dei fondi dell’Europa della Von der Leyen
Fonte: (13)

CONCLUSIONE:
Da questo brevissimo e incompleto saggio potete farvi un’idea di “chi è” o “cosa è” Mario Draghi e soprattutto “cosa ha fatto”.
Avere Mario Draghi al governo è stata (e purtroppo è ancora) una sciagura.
Averlo come presidente d’Italia è un “MALE” che non meritiamo.
Farebbe, come sempre ha fatto, “l’interesse dei suoi ex comparuzzi”, come diceva Cossiga.
Ricordatevi di tutti i partiti che lo sostengono e lo acclamano e vogliono mettere un penta massone a capo dello Stato. E dell’opposizione tanto dolce e simbolica.
È tempo che nuovi partiti prendano il loro posto. 

Fonti:
.(1) https://www.ilriformista.it/e-un-vile-affarista-svenderebbe-litalia-cosa-pensava-cossiga-di-draghi-193281/

.(2) https://www.dire.it/26-07-2021/657088-travaglio-attacca-draghi-curriculum-ambulante-non-capisce-un-cazzo/ 

.(3) https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/10/16/vabbe-sara-un-caso/6356715/ 

.(4) https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/23/travaglio-a-la7-draghi-tira-dritto-il-lessico-di-certa-stampa-draghiana-mi-preoccupa-era-mussolini-che-usava-quella-espressione/6365506/ 

.(5) https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/09/13/bild-attacca-draghi-come-dracula-ci-succhia-via-i-risparmi_952903c1-ca39-4ce2-bddc-dc88afe4d3c4.html 

.(6) https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_collasso_della_grecia_e_le_responsabilit_di_mario_draghi/11_39562/

.(7) https://www.nicolaporro.it/green-pass-le-due-menzogne-di-draghi/ 

.(8) https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/15/mario-draghi-la-biografia-non-autorizzata-su-fq-millennium-in-edicola-da-sabato-16-ottobre-2-il-britannia-e-le-privatizzazioni-contestate/6354972/ 

.(9) https://cataniacreattiva.it/le-privatizzazioni-furono-un-crimine-draghi-diede-1000-mld-di-patrimonio-pubblico-a-goldman-sachs/

.(10) https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-emendamento_notturno_draghi_verso_la_privatizzazione_dellacqua_ecco_cosa_ha_votato_ieri_il_parlamento/39130_44485/ 

.(11) https://www.affaritaliani.it/politica/magaldi-draghi-operazione-massonica-mattarella-al-colle-grazie-a-mario-722223.html 

.(12) https://www.grandeoriente-democratico.com/Il_Venerabilissimo_Mario_Draghi_Gran_Maestro_dell_Austerita_e_di_tutte_le_province_europee.html

.(13) https://www.abel7.com/mario-draghi-e-gli-amici-illuminati-del-conticidio/ 

.(14) https://ytali.com/2019/04/14/chiapas-senzacqua-ma-con-la-coca-cola/ 

.(15) https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/coca-cola-privatizzazione-acqua/ 

DIVENTA UN “CUORE RIBELLE”
Non è possibile stare fermi e zitti mentre vediamo l’élite del potere globalista comporre il suo puzzle che condurrà a un futuro di asservimento, sottomissione, dominio e controllo dei popoli (transumanizzati, cioè connessi e influenzati dai computer) sotto l’occhio vigile di un Grande Fratello tiranno, peggio di come descritto da George Orwell nel suo romanzo verità “1984″.
La dittatura sanitaria, lo stato di emergenza (di fatto una dittatura legalizzata), la sospensione della democrazia, l’azzeramento del parlamento servono a condurre a questo (e, se esiste una libertà di parola, stiamo esprimendo il nostro “libero” pensiero).
Lo scopo di Cuori Ribelli è accendere in ogni cuore risvegliato la sacra fiamma della ribellione (sempre pacifica e legale), per cambiare le cose, per ribellarsi a ogni forma di ingiustizia, sopruso, abuso, prevaricazione, soprattutto se è il governo a compierle.

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